La ricerca dell’artista muove da un impulso creativo che assorbe la vita, abbia essa valore personale, sociale o politico, in arte. In essa, l’indagine della materia è esplorazione che convoglia nel superamento della dimensione fisica, la seria coerenza dei temi abbracciati si coniuga con l’impetuosa leggerezza del gesto, che si fa traccia, azione e assenza, e l’immediatezza del carattere è dissacrante e giocosa al tempo stesso - qualora per gioco si intenda la creazione di uno spazio libero e aperto ai rimandi. Lo sguardo è pittorico e, da un lato, incontra la materia nella creazione di opere informali e, dall’altro, plasma il gesto nella determinazione di installazioni e interventi situati.
Pur mantenendo una propria autonomia, da fine anni ’70, la pratica artistica avviata in giovane età si estende nella progettualità collettiva e indipendente: inizialmente, sotto forma di collaborazioni a progetti d’arte pubblica e, poi, nell’apertura di Spazio Palomar e nella fondazione di Gruppo Koiné. L’interesse per la dimensione pubblica che coinvolge la poetica e la progettualità, negli anni ’80, si esprime anche nell’attivismo culturale e nell’impegno politico.
