Nebbia
All'inizio del nuovo millennio, l'indagine sullo spazio si fa ricerca dell'invisibilità del visibile. Nasce così la serie della Nebbia, composta da installazioni sito-specifiche che svuotano lo spazio della dimensione del visibile e avviano una ricerca sulle potenzialità dello sguardo umano.
La serie della Nebbia è presentata nel 2003 al progetto Monologhi, un ciclo di interventi artistici della durata di un anno, avviato con Koinè, nell'antica chiesa sconsacrata di Perego, nel lecchese. Qui, lo spazio interno della chiesa è riempito di vapore acqueo e svuotato dei riferimenti visivi. L'intera installazione dialoga con lo spazio architettonico e la luce proveniente dal rosone e dalle feritoie laterali.
Nel 2006, per il progetto Osservanti Osservati, curato da Koiné, l'artista elabora l'installazione t=0, situata nello spazio della chiesa sconsacrata del complesso dell'ex Ospedale psichiatrico dell'Osservanza di Imola.
Uno spazio circolare il cui soffitto, a forma di cupola, è illuminato dalla presenza di piccole feritoie. L'installazione t=0 dialoga con la storia del luogo, laddove agisce uno svuotamento dello spazio, limite e confine, mentale e fisico, e si fa indagine delle potenzialità dello sguardo umano.
Chiesa sconsacrata dell’Osservanza di Imola.
“[..] Un biancore lattescente s’avvita su se stesso e annulla ogni cosa o presenza in un’eternità che si può solo respirare. E allora eccolo avvolgere lo spazio di nuvole, di nebbie, di vaste sospensioni. [..] In questo non luogo, fluttuante come un sogno privo di immagini [..] Ogni istante contiene tutti gli istanti perché è vuoto che accoglie altro vuoto.”
Un evento di arte contemporanea, 2006, Bacchilega Ed.
Catalogo Osservanti Osservati.
Catalogo Osservanti Osservati.