Gli Studi a Milano
Premi e Amicizie Storiche
#Tecnica #Sperimentazione #Critica
#Tecnica
#Sperimentazione
#Critica
Dal 1970 frequenta il Liceo Artistico Statale II di Brera, in via Milazzo a Milano. Qui, l’esperienza di studio è, in parte, influenzata dal crescente clima di tensione politica italiano. Se, da un lato, si avvicina al movimento studentesco, dall'altro, tuttavia, il veicolo principale della propria ricerca rimane l'arte.
In questa prima fase, allo studio tradizionale della tecnica pittorica affianca prime sperimentazioni materiche. Porta avanti, così, la serie dei Primi Lavori e crea le prime opere delle nuove serie Materica, dei Frammenti e delle Combustioni.
Risalgono a questo periodo le amicizie con il compagno di studi e amico d’infanzia Daniele Arosio e l’amico di famiglia Francesco Mariani, con i quali fonderà, vent’anni dopo, il Gruppo Koiné.
Sempre di questi anni è la conoscenza, per tramite del fratello maggiore Piergiorgio Cazzaniga, acclamato designer, dell’artista Nanni Valentini (1932-1985), poeta della materia. Una conoscenza che confluirà in un’amicizia basata sul confronto e lo scambio dialettico, fondamentale per la sua crescita artistica.
Durante il liceo viene invitato a partecipare a premi e esposizioni, ai quali parteciperà con un personale e caratteristico atteggiamento di freddo e critico distacco.
Nel 1973, partecipa alla Terza Biennale d’Arte degli Studenti presso Palazzo Strozzi, Firenze, con due studi anatomici a carboncino, grandezza reale e fronte e retro; nel 1974, vince il secondo premio acquisto del 9° Concorso Nazionale di Pittura, Comune di Cernusco sul Naviglio, con Ci sono anche quelli senza petrolio, opera informale rimando alla crisi petrolifera in atto.
Nel 1974, si iscrive all’Accademia di Brera, indirizzo pittura, sotto la guida di Domenico Manfredi.
Al primo anno di Accademia, nel 1975, viene invitato a partecipare al 1° Gran Premio della Stampa-Concorso Internazionale di Pittura, con un olio su tela astratto e interamente bruciato nel suo corpo centrale, Senza Titolo, 1975, ascrivibile alla serie delle Combustioni.
A Brera, tuttavia, entra in contatto con l’ambiente accademico che provoca in lui un forte senso di rifiuto. Un luogo in cui non si riconosce e di cui critica un metodo anacronistico e una mancanza di apertura verso la città e il mondo reale. Profondamente deluso dal contesto accademico, interrompe gli studi.
Giovane ventenne, continua a frequentare l’artista e amico Nanni Valentini e, assieme a lui e allo scultore Giuseppe Spagnulo, porta avanti la propria ricerca artistica. Da qui in poi, il confronto con artisti e amici si accompagna alla ricerca di temi nuovi, lo sviluppo di nuove opere e l’avvio di una progettualità collettiva e indipendente in arte.
Nel 1974, si iscrive all’Accademia di Brera, indirizzo pittura, sotto la guida di Domenico Manfredi.
Al primo anno di Accademia, nel 1975, viene invitato a partecipare al 1° Gran Premio della Stampa-Concorso Internazionale di Pittura, con un olio su tela astratto e interamente bruciato nel suo corpo centrale, Senza Titolo, 1975, ascrivibile alla serie delle Combustioni.
A Brera, tuttavia, entra in contatto con l’ambiente accademico che provoca in lui un forte senso di rifiuto. Un luogo in cui non si riconosce e di cui critica un metodo anacronistico e una mancanza di apertura verso la città e il mondo reale. Profondamente deluso dal contesto accademico interrompe gli studi.
Giovane ventenne, continua a frequentare l’artista e amico Nanni Valentini e, assieme a lui e allo scultore Giuseppe Spagnulo, porta avanti la propria ricerca artistica. Da qui in poi, il confronto con artisti e amici si accompagna alla ricerca di temi nuovi, lo sviluppo di nuove opere e l’avvio di una progettualità collettiva e indipendente in arte.