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Primi Confronti

Fine Anni ’70 - Primi Anni ’90

#Apertura    #Collaborazioni    #Attivismo
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Nel 1979 a una mostra collettiva a Palazzo Prinetti di Merate incontra Giacomo Nicola Manenti, giovane artista coetaneo attivo nel territorio brianzolo, con il quale instaura un sodalizio artistico che lo avvicina alla progettualità collettiva in arte. Da questo momento, la propria ricerca artistica si apre al confronto con artisti e spazi d’arte con cui formulerà progetti d’arte collettivi e indipendenti su temi comuni.

Nove Percorsi – Tra Segno dell’Uomo e Segno della Natura è un primo progetto d’arte concepito nel 1982 assieme a Manenti, Beppe Carrino e altri artisti attivi nella zona nord di Milano. Un progetto di arte situata lungo l’intero complesso di Villa Borromeo d’Adda, in supporto all’iniziativa del Comune di Arcore per il recupero del bene e per cui formula il ciclo Segno Agreste, parte della serie delle Azioni.

Progetto Nove Percorsi, parco di Villa Borromeo d’Adda, da sx: Mariangelo Cazzaniga e Giacomo Nicola Manenti.
Mariangelo Cazzaniga, Segno Agreste I, 1982, performance, installazione sito specifica, cartone, asfalto liquido. Serie Azioni.

“Quale arte?.... [..] Un’arte, dunque, che intrecci relazioni reciproche, recuperando il rituale collettivo, ridando dignità ai comuni bisogni e interrogativi quotidianamente emergenti. [..] I nove percorsi tra segno della natura e segno dell’uomo sono opere che vanno al di là [..] per collocarsi in un’area di transizione [..] una concezione dell’arte e della vita: richiamantesi ad una funzione originaria in cui l’uomo interroga incessantemente.”

Estratto del testo curatoriale del progetto Nove Percorsi, 1982 (visualizza).


Tra fine anni ’80 e inizio anni ’90, sviluppa ulteriormente la modalità del lavoro di gruppo in arte.

Collabora, in particolare, con diversi gruppi d’arte, come lo spazio h:Orarte di Lissone, fondato da Max Marra e Mario De Leo, il Gruppo dei Bellunesi, composto da Beppino Feletti, Donato Maria Bortolot, Flavio Da Rold, Gabriele Sossella, Giorgio Vazza, Giovanna Torresin, Giuliano Della Libera (Lhupo) e Roberto Da Re Giustiniani, e il Gruppo di Biella.

Risale a questo periodo l’amicizia con l’artista Antonio Scaccabarozzi (1936-2008), di cui visita spesso la casa-studio di Montevecchia (LC) e che collaborerà ad alcuni progetti con il futuro Gruppo Koiné.

Inaugurazione mostra indipendente “A”, 1990, spazio h:Orarte. 
Foto d’archivio. Da sx: Daniele Arosio, Francesco Mariani, Max Marra (seduto), Mariangelo Cazzaniga, Mario De Leo.
Mariangelo Cazzaniga e il Professor Pier Franco Bertazzini, spazio h:Orarte.
Mostra indipendente “A”, 1991, spazio h:Orarte.

“La risonanza di quel dibattito, che le istituzioni pubbliche hanno lasciato affievolire, sembra invece riaffiorare, nel lavoro di alcuni giovani artisti attivi proprio nell’area lissonese.[..]
A loro si deve il progetto di Mostra Indipendente A, manifestazione espositiva nata in assoluta autonomia dalle occasioni ufficiali – sorde alla sonorità della ricerca – come esperienza di riflessione, chiarificazione e confronto di un lavoro personale [..]. Ne risulta un panorama composito, di straordinaria ricchezza espressiva, denso di potenzialità differenti e diversamente indirizzate, ma accomunate da un’identica tensione etica, che induce ad operare nel campo dell’arte come esigenza espressiva primaria, come impulso e impegno morale, come imperativo categorico [..].”

Testo critico di Isa Ghianda e Graziano Alfredo Vergani, estratto, Mostra Indipendente “A”, 1990-91, spazio h:Orarte (locandina)

In questo periodo l’interesse per la progettazione condivisa e pubblica si esprime anche in ambito socio-culturale e politico.

Nel 1980 è tra i fondatori de La Scossa, un'associazione culturale attiva nel mondo dell’aggregazione giovanile di Lissone, assieme, tra i vari, a Giambattista Buongiorno (Titta), Claudio Santambrogio e Carabelli (Ciccia).

Con La Scossa, nel 1981, è tra gli ideatori, assieme a Enrico Mason, scenografo e animatore socio-culturale, di un primo intervento artistico volto a sensibilizzare circa il valore ambientale dell’attuale Parco del Monte Barro.

Nel 1985 si candida in una lista elettorale al Comune di Lissone assieme ai membri del La Scossa e viene eletto consigliere comunale. Ottiene dei risultati nell’ambito della tutela ambientale e del diritto allo studio. Si dimetterà due anni dopo in disaccordo con un vigente stato di impasse politico.