Skip to main content

Cenere

Concepita a fine anni ‘90, la serie della Cenere presenta dei rimandi alla serie Materica, si vedano gli accumuli in Supermateria (1975), negandone la dimensione materica di riferimento.

Le opere della Cenere sono installazioni effimere e sito specifiche, presenze che costringono alla riflessione, laddove si fanno passaggio obbligato, come in Anattā (2011).

Consumo, 2004, installazione, tovaglioli, cenere, 30x30, dettaglio, Chiostro . 
Progetto Il Fuoco, Gruppo Koiné, in collaborazione con Arte da mangiare mangiare Arte,
Fondazione Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica “Leonardo da Vinci”.
Invitato a esporre un lavoro sul connubio tra arte e cibo, realizza Consumo, un’installazione composta da elementi multipli: tovaglioli bianchi con cumuli di cenere disposti sulla balconata del Chiostro del Museo ospitante.
90+1, 2006, segatura di abete, cenere, carta, installazione.
13 interventi, 2005 – 2006, Gruppo Koiné, Spazio Palomar.
90+1 è installazione composta da 91 cumuli di segatura di abete e cenere.
Ricordo del padre, i cumuli, posati in terra, sono anni, tracce di una vita, di un lavoro.
Un unico foglio bianco, momento di sospensione.
Senza Titolo, tempera acrilica, cenere, tecnica mista su pannello mdf, 200x130.
Studio Piergiorgio Cazzaniga, Conversations about work, 2021, Libro edito Andreu World.
Anattā, 2011, cenere, installazione sito-specifica, 200 x 600.
Progetto Forma Mentis, Serrone Villa Reale Monza.
Anattā, termine sanscrito che descrive la dottrina buddista circa l’inesistenza di un io individuale permanente, è presenza effimera e beffarda che obbliga il pubblico a confrontarsi con essa e con il senso stesso dell’esistenza.
Al progetto Giornata della Memoria del 2013 a Forte Marghera, la cenere è distribuita a terra all’entrata dello spazio espositivo, barriera, passaggio obbligatorio su cui lasciare le proprie impronte

Anattā, 2011,dal Catalogo di Forma Mentis Equilibri Sbilanciati, Gruppo Koiné, Serrone Villa Reale.